Nella foresta del Michigan, si nasconde nel sottosuolo un fungo antichissimo scoperto per la prima volta 30 anni fa.
L’organismo, che vive nel terreno della foresta e che si espande in modo lentissimo da 2500 anni, è stato rinvenuto da alcuni scienziati dell’università di Toronto sul finire degli anni 80. Il fungo sarebbe un’Armillaria gallica, conosciuta anche come Armillaria bulbosa, una specie di “chiodino” simile ad Armillaria mellea, da cui si distingue essenzialmente per la caratteristica forma “clavata” del gambo che è anche più scuro nella sua parte inferiore.
Al momento della scoperta gli studiosi si resero conto che le parti che riaffioravano dal terreno, appartenevano a un solo organismo le cui ife cioè i filamenti ramificati e sotterranei che il fungo usa per nutrirsi, si estendevano per 0,37 chilometri quadrati. Secondo quanto affermato all’epoca dagli esperti, il fungo avrebbe avuto un peso complessivo di circa 100 mila chili e risalente a 1500 anni fa. Lo stesso team di scienziati a distanza di anni, è tornato nella foresta del Michigan per prelevare altri campioni genetici del fungo per ulteriori analisi. Con sorpresa di tutti, dopo aver analizzato più di 200 campioni, è stato scoperto che il suo peso è ben 4 volte superiore a quello stimato in passato, cioè circa 400 mila chili. Le nuove e più moderne tecnologie hanno permesso anche di datare il fungo che avrebbe un’età di 2500 anni. Nuovi studi hanno dimostrato come in questo essere vivente si sia verificata, nel tempo, una mutazione all’interno delle cellule somatiche dell’individuo, riflettendo il modello di crescita da una solo punto. In genere però, il tasso di mutazione è basso e si può dedurre che il fungo in questione è riuscito a resistere al cambiamento genomico. Per farci un’idea più chiara del fungo in questione, possiamo affermare che l’organismo è solo un po’ più piccolo della Città del Vaticano, pesante come 100 elefanti e più vecchio della cristianità.