Il nuovo dispositivo è visibile solo con l’aiuto di un microscopio e in futuro potrebbe essere utilizzato per monitorare i processi corporei tramite ultrasuoni.
Gli ingegneri della Columbia University (USA) hanno sviluppato il chip wireless più piccolo al mondo, un dispositivo delle dimensioni di un acaro della polvere che potrebbe essere introdotto nel corpo umano con un ago ipodermico allo scopo di monitorare le condizioni di salute. “Volevamo vedere fino a che punto potevamo spingere i limiti per costruire il più piccolo chip funzionale possibile“, ha spiegato la scorsa settimana il leader dello studio Ken Shepard. “È una nuova idea di ‘chip come sistema’, ovvero del tutto autonomo” , ha spiegato lo specialista. Il nuovo chip occupa un volume totale inferiore a 0,1 mm³ ed è visibile solo con l’ausilio di un microscopio. Date le sue dimensioni, il team ha utilizzato gli ultrasuoni per alimentare e comunicare con il dispositivo in modalità wireless. I ricercatori hanno realizzato un’antenna che viene installata direttamente sopra il chip e attraverso la quale lo alimentano e comunicano con esso, in entrambi i casi utilizzando gli ultrasuoni.
“Questo dovrebbe essere rivoluzionario per lo sviluppo di dispositivi medici impiantabili wireless miniaturizzati in grado di rilevare cose diverse, essere utilizzati in applicazioni cliniche e, infine, essere approvati per uso umano”, ha affermato Shepard. L’obiettivo dei ricercatori è quello di sviluppare chip che possano essere iniettati nel corpo con un ago ipodermico e, una volta all’interno dell’organismo, comunicare con l’esterno tramite ultrasuoni, fornendo i dati che raccoglie localmente. Per ora i dispositivi sviluppati si limitano a misurare la temperatura corporea, ma ci sono molte altre possibilità su cui il team sta lavorando.
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