I sorvoli realizzati tra il 2001 e il 1007 hanno confermato la presenza di una mesa, ovvero una struttura rocciosa sopraelevata.
Era il 25 Luglio del 1976, quando un’immagine realizzata dalla sonda Viking 1 su Marte mostrò una formazione geologica davvero curiosa, ribattezzata il “Volto di Marte”. Scattata nell’area di Cydonia, la struttura sembra un gigantesco volto umano, realizzato nella roccia. Già da subito gli esperti compresero che si trattava di una semplice illusione ottica provocata dalla particolare conformazione dell’area e dalle ombre. Un insieme di elementi che spingevano alla pareidolia, termine con il quale si identifica la tendenza a ricondurre a volti umani oggetti o profili dalla forma casuale, come accade per le nuvole che spesso associamo ad animali. Nonostante le immediate spiegazioni degli esperti, in molti hanno indicato il Volto di Cydonia come una prova della presenza di forme di vita extraterrestri.
È stato necessario un ventennio di attesa per catturare un’altra immagine dell’area incriminata, quando nel 1998 la sonda Mars Global Surveyor (MGS) sorvolò Cydonia riuscendo a immortalare diverse immagini in alta qualità della zona, confermando la teoria iniziale della NASA. Insomma si tratta di una particolare formazione rocciosa, una mesa, ovvero una superficie sopraelevata di natura rocciosa, dal diametro di 1,5 chilometri. Successivamente negli anni 2000 nuove sonda hanno sorvolato l’area scattando altre immagini della zona con dettagli sempre maggiori; tutte confermano la presenza di una struttura naturale e sopraelevata.