Si tratta di una delle scoperte più importanti degli ultimi anni nel nostro paese.
I resti di nove uomini di Neanderthal, oltre a migliaia di ossa di diversi animali preistorici, sono stati scoperti nella grotta Guattari, a sud di Roma, come annunciato sabato dal Ministero della Cultura. Degli scheletri scoperti, otto sono datati tra 50.000 e 68.000 anni fa e uno ha un’età compresa tra 90.000 e 100.000 anni. Dato che i fossili di due uomini di Neanderthal erano già stati localizzati nel sito, la grotta è oggi considerato uno dei siti archeologici più importanti per lo studio di questa specie. “Sono tutti individui adulti, tranne uno in tenera età – dichiara Franceso Di Mario, direttore dello scavo della grotta di Guattari. “Stiamo conducendo studi e analisi, non solo genetiche, in grado di rivelare molte informazioni”, ha dichiarato l’archeologo.
Per quanto riguarda i resti animali, nella grotta sono state trovate abbondanti ossa di iene e diversi grandi mammiferi, come uri, cervi rossi, rinoceronti, elefanti, orsi delle caverne e cavalli selvaggi. Oltre all’evoluzione umana, l’analisi della grotta permetterà di comprendere le caratteristiche paleoecologiche dell’area nel Paleolitico, spera Mario Rolfo, dell’Università di Roma Tor Vergata. “Lo studio geologico e sedimentologico di questo sito ci farà comprendere anche i cambiamenti climatici avvenuti tra 120.000 e 60.000 anni fa, attraverso lo studio di specie animali e pollini“, spiega il ricercatore.