Per le autorità si tratta una ”catastrofe che minaccia la salute pubblica”.
Oltre 40 tonnellate di pesci morti sono stati rinvenuti sulle rive del lago artificiale Qaraoun e lungo il corso del fiume Litani in Libano. Secondo gli ambientalisti locali il disastro ecologico sarebbe dovuto alla prolungata contaminazione del bacino da parte dei rifiuti e allo scarico delle acque reflue. Nelle immagini pubblicate in rete si osserva, infatti, una grande quantità di spazzatura che galleggia vicino ai pesci ormai in decomposizione.
“Questo fenomeno è apparso sulla riva del lago diversi giorni fa. Con il trascorrere del tempo la quantità di pesci ha iniziato ad aumentare – ha dichiarato Ahmad Askar, un attivista ambientale locale. Da parte loro, i volontari hanno cercato di alleviare l’entità del disastro raccogliendo i corpi dei pesci in putrefazione esortando le autorità a determinare la causa della morte massiccia degli animali e punire chiunque versi acqua contaminata. Intanto i funzionari hanno raccomandato alle persone di evitare la pesca lungo l’intero fiume Litani, dopo aver specificato che i pesci colpiti sono tossici e sono infetti da un virus. Per le autorità quella appena osservata è una “catastrofe ” che minaccia la salute pubblica.