Tanta paura nelle ultime ore in India, già funestata dalla pandemia di Coronavirus con oltre 360mila casi in 24 ore, a causa di un violentissimo terremoto registrato nel nord est del Paese. La scossa ha colpito lo stato dell’Assam, come rilevato dall’USGSS, l’istituto di geofisica statunitense, con un ipocentro abbastanza superficiale, individuato a 29 chilometri. La magnitudo del terremoto ha toccato i 6 gradi della scala Richter mentre l’epicentro è stato individuato a 9 chilometri di distanza (a nord-nordovest) dalla città di Dhekiajuli.
Anche se il movimento tellurico non avrebbe provocato danni alle persone o seriamente danneggiato gli edifici, dalle zone prossime all’epicentro sono arrivate immagini preoccupanti di crolli parziali e, soprattutto, di imponenti spaccature che si sono aperte nel terreno generando delle vere e proprie fratture la cui profondità andrà accertata. Da alcune di queste spaccature inoltre, ha iniziato a fuoriscire acqua a forte intensità. Le prime testimonianze sono arrivata dalle persone che vivono nello stato del Guwahati, ad una distanza di circa 150 km a sud dell’epicentro: qui hanno distintamente avvertito il terremoto che, non solo ha fatto oscillare gli edifici in modo preoccupante, ma ha causato anche crepi e piccoli crolli.
Al sisma principale hanno fatto seguito decine di repliche, alcune delle quali avvertite dai cittadini. Da Dhekiajuli sono arrivate anche immagini di un edificio che si è inclinato pericolosamente andando ad appoggiarsi contro quello vicino.