Nel corso degli scavi in atto al cantiere delle Tre Piazze, nel cuore di Cesena, è stata fatta una doppia eccezionale scoperta. Gli operai si sono imbattuti nientemeno che nello scheletro, in ottimo stato di conservazione, di un bambino. A pochi passi dalla Malatestiana dunque è tornato alla luce un incredibile pezzo di storia della città, una sepoltura antica che potrebbe risalire, stando ai primi accertamenti, al periodo del tardo antico o alto medioevo. Sul posto sono intervenuti gli esperti della Soprintendenza ai beni archeologici che dovranno occuparsi di ricostruire la storia del bimbo ma anche di verificare quali altri sorprese possa riservare quest’area cantierizzata. Gli scavi del resto hanno permesso anche di portare alla luce resti murari, localizzati a soli due metri di distanza dalla sepoltura.
Non è chiaro al momento di che tipo di strutture si tratti e se vi sia un collegamento con lo scheletro del bimbo, che si trovava ad una profondità di circa due metri e che sicuramente avrebbe più di mille anni. Il cantiere era tornato alla normalità dopo la rimozione di questo reperto ma l’individuazione delle antiche strutture, che potrebbero secondo prime ipotesi essere legate all’antico palazzo Almerici, demolito una sessantina di anni fa, hanno nuovamente messo un freno ai lavori. Dell’edificio e della famiglia che ne fu proprietaria non si sa molto a parte il fatto che furono originari della Germania ma che la loro presenza in città è documentata sin dal 1219, dato che facevano parte del consiglio cittadini. L’edificio invece occupava l’attuale omonima piazza e venne abbattuto tra il ’59 ed il ’61.