Il dato delle prossime ore è il più alto dall’inizio delle misurazioni. L’assenza di scirocco e bassa pressione eviterà il fenomeno dell’alta marea.
Non è una Luna piena come le altre quella che fa capolino nel cielo di fine aprile. Si tratta, infatti, di una cosiddetta Superluna, fenomeno che in gergo indica la minima distanza del nostro satellite rispetto alla Terra e, al contempo, del plenilunio. Il risultato è che il nostro satellite apparirà più grande del solito, anche se sarà difficile notarlo ad occhio nudo. Il perigeo, ovvero la minima distanza tra il nostro satellite e la Terra avverrà alle 5,33 ora italiana, martedì 27 aprile a 369.869 chilometri contro i 384.403 chilometri di media. Ma un elemento unico accompagnerà la Luna attualmente visibile nel nostro cielo.
Il plenilunio si sta verificando mentre il piano orbitale interseca quello della Terra, ovvero l’eclittica nell’orbita della Terra attorno al Sole. Il piano del nostro satellite compone un angolo di 5,14 gradi con quello terrestre, pertanto per un breve periodo, l’orbita lunare si trova ”al di sopra” dell’eclittica, e per un tratto ”sotto”. I due piani si intersecano nei cosiddetti ”punti nodali”. Nel caso in cui la Luna piena avvenga in corrispondenza dei due punti nodali, si produce una notevole marea; ed è quello che accadrà nelle prossime ore. A confermarlo è il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree di Venezia che alle 23,10 di oggi, 26 aprile, prevede che nel capoluogo veneto giunga una marea astronomica di ben 87 centimetri, il livello ”astronomico” più elevato nella storia della città lagunare, almeno dal 1872. La mancanza di bassa pressione e scirocco, per fortuna, eviterà il formarsi dell’acqua alta che potrebbe prodursi, invece, nella serata di martedì quando il livello della marea raggiungerà, in laguna, 1 metro sul mediomare.