Le autorità hanno interdetto un’area di oltre 2 chilometri dal cratere avvertendo la popolazione a prepararsi agli effetti dell’eruzione.
Una nuova fase eruttiva sta coinvolgendo il vulcano Sakurajima, nella regione sudoccidentale del Giappone, con una colonna di fumo di oltre 2 chilometri di altezza. Intanto l’Agenzia Meteorologica Nazionale ha emanato un allarme per le città di Kagoshima e Tarumizu, invitando i residenti ad utilizzare tutte le precauzioni possibili per proteggersi dall’impatto dell’attività vulcanica. Una spessa coltre di cenere ha ricoperto un’area di 1,8 chilometri a sud-ovest del vulcano con notevoli flussi piroclastici che per ora non hanno provocato danni o feriti.
Il livello di allerta è di 3, su una scala di 5, anche se è stata aumentata l’area interdetta alla popolazione, dai precedenti 2 chilometri agli attuali 2,4, ovvero a ridosso dei centri abitati. Collocato nella penisola nipponica di Osumi, il vulcano Sakurajima ha registrato la sua ultima potente eruzione il 1914, quando i flussi piroclastici seppellirono i centri circostanti costringendo all’interdizione del traffico navale nello stretto della baia di Kinko. Il Giappone, che presenta decine di vulcani attivi, si estende sul cosiddetto “Anello di fuoco” dell’Oceano Pacifico, dove vengono registrati buona parte degli eventi sismici e le eruzioni in tutto il pianeta.
