Come ampiamente previsto, l’espulsione di massa coronale ha colpito il campo magnetico del nostro pianeta, già nella giornata di ieri, sabato 24 aprile alle ore 23:07 UTC (1:07 del 25 aprile ore italiana). Segnalato dai magnetometri di tutto il mondo, il fenomeno ha prodotto spettacolari aurore polari in Canada e nelle prossime ore anche in Scandinavia. Secondo i dati. la tempesta geomagnetica che potrebbe colpire il nostro pianeta potrebbe raggiungere la classe G2 , ovvero ”moderata”, ma anche fermarsi alla G1, cioè ”debole”.
Una tempesta geomagnetica di G1 potrebbe provocare deboli fluttuazioni nella rete elettrica ed effetti minori sui satelliti oltre ad aurore, ma osservabili solo alle alte latitudini. La tempesta geomagnetica G2, invece, è in grado di produrre allarmi di tensione nei sistemi energetici ad alta latitudine e, con un fenomeno di lunga durata, anche danni ai trasformatori. In casi estremi potrebbero registrarsi disturbi alle comunicazioni radio e ai satelliti.