Il vulcano caraibico continua nella violenta fase di eruzione provocando disagi nella regione dei Caraibi.
Dopo l’ennesima violenta eruzione di oggi, martedì 13 aprile, del vulcano caraibico di La Soufriere, sull’isola di Saint Vincent, la cenere ha raggiunto le isole Barbados a 150 chilometri di distanza in un colonna che si eleva per ben 17 chilometri di altezza. La grande nube, accompagnata da un’intensa attività elettrica, ha oscurato il cielo della regione mentre l’anidride solforosa potrebbe raggiungere nei prossimi giorni anche il Mediterraneo, dopo aver attraversato l’Atlantico. L’evento, di potenza equiparabile all’eruzione di Pompei del 79 d.C. o a quella del Monte Fuji di inizio Settecento, non ha provocato vittime per la tempestiva evacuazione, suggerita dagli scienziati che poche ore prima avevano previsto una rapida risalite del magma in superficie.
Sono 16.000 gli abitanti del posto evacuati dalle autorità locali mentre la grande quantità di cenere potrebbe provocare effetti sull’atmosfera terrestre. Gli esperti che monitorano il vulcano avevano notato una ripresa dell’attività già dal mese di dicembre scorso. Nel mese di febbraio era stato osservato anche un nuovo duomo lavico, una struttura di lava di forma conica sopra al cratere.