Proprio ieri nella struttura di Natanz erano state attivate 200 nuove centrifughe nucleari.
Un incidente elettrico si è verificato questa domenica all’impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz, come annunciato da Behrouz Kamalvandi, portavoce dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran, citato dall’agenzia Tasnim. Il malfunzionamento del reattore è avvenuto poche ore dopo che, nella centrale, erano state messe in funzione, con successo, 164 nuove centrifughe nell’ambito di un progetto che violerebbe il ”Piano d’azione globale congiunto (PACG)”, ovvero l’accordo sul nucleare iraniano che prevee la revoca delle sanzioni contro Teheran in cambio dell’impegno a non sviluppare ami nucleari.
In una dichiarazione trasmessa dalla televisione di stato, il presidente iraniano Hasan Rohaní ha sottolineato come l’arricchimento dell’uranio, da parte della Repubblica islamica, non implica la creazione di armi. L’incidente, avvenuto questa mattina, non ha causato vittime né la dispersione di sostanze radioattive nell’ambiente, coma annunciato dall’agenzia Fars, citando il portavoce dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica. ”Si è trattato di un incidente nella rete elettrica dell’impianto di arricchimento – ha spiegato – ora stiamo indagando sulle cause”.