Dopo essere sopravvissuto alle temperature gelide del pianeta rosso e ad aver scattato il primo “selfie”insieme al rover Perseverance, il drone Ingenuity è pronto ad alzarsi in volo.
Riuscita perfettamente l’impresa dall’ammartaggio del Rover firmato Nasa, ora un nuovo passo verso la ricognizione del pianeta marziano che permetterà anche di capire come sia effettivamente possibile volare in un’atmosfera rarefatta e così diversa da quella della terrestre come quella marziana, ponendo le basi per una successiva esplorazione umana.
Superata la gelida notte di Marte, a -90 gradi, presso il cratere Jezero, il drone della NASA è dotato di una piccola telecamera, delle eliche ed è alimentato a ioni litio con un peso complessivo di 1,8 chili. Possiede inoltre, dei pannelli fotovoltaici che gli permetteranno di ricaricarsi per poi volare. Gli scienziati hanno programmato per domani, 11 aprile, 5 voli di prova fino a 5 metri d’altezza. Il primo test a 24 ore dalla grande prova è andato a buon fine e l’elicottero della Nasa è riuscito ad azionare per la prima volta le eliche dimostrando le buone condizioni dell’apparecchio. Che l’impresa riesca o meno, il drone resterà nella storia come primo velivolo alimentato in modo autonomo che proverà ad alzarsi in volo su un altro pianeta.