La formazione è priva di un ”canale di ingresso” per le acque, un elemento che ha incuriosito gli esperti.
Un cratere marziano, scoperto negli altopiani dell’emisfero meridionale del pianeta rosso, contiene le tracce straordinariamente conservate di letti di ruscelli, stagni e depositi di acqua, formatisi all’interno del cratere stesso. Si tratta di una scoperta che ha destato notevole curiosità da parte degli esperti, per la mancanza di canali di ingresso dai quali l’acqua potrebbe essere entrata nel cratere dall’esterno e di sorgenti di acque sotterranee. “Si tratta di un tipo di sistema idrologico precedentemente sconosciuto su Marte”, ha spiegato Ben Boatwright del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e del Pianeta alla Brown University. “Il sistema è stato probabilmente alimentato dal deflusso proveniente da un antico ghiacciaio marziano con l’acqua che scorreva nel cratere dalla cima del ghiacciaio stesso, il che spiegherebbe la mancanza di tracce di un avvallamento sul terreno.”
Insieme al Jim Head della Brown University, Boatwright ha mappato i dettagli del sistema lacustre del cratere utilizzando immagini ad alta risoluzione dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA. Le foto hanno provato una firma di antichi corsi d’acqua, chiamati canali ”fluviali invertiti”. “Ma senza alcun segno di un canale di ingresso in cui l’acqua è entrata nel cratere, la domanda è: da dove è arrivata l’acqua?‘” – ha dichiarato Boatwright. I ricercatori hanno escluso l’attività delle acque sotterranee, poiché il cratere risulta privo di canali che si formavano, di solito, nei sistemi di acque sotterranee. Si tratta di corsi d’acqua corti e tozzi privi di affluenti, diversi dalle reti fitte e ramificate dei canali invertiti osservati, in questo caso. Un attento esame della parete del cratere ha anche rivelato una serie distinta di creste rivolte verso la parete del cratere. Le caratteristiche sono coerenti con le creste che si formano dove termina un ghiacciaio che deposita cumuli di detriti rocciosi. “Tutte le prove – concludono gli esperti – indicano un sistema alimentato dai ghiacciai. Queste nuove scoperte potrebbero essere fondamentali per comprendere il clima marziano delle origini quando il pianeta rosso era stato freddo e ghiacciato“.