Il blocco del Canale di Suez potrebbe mettere in crisi il commercio del caffè solubile in Europa

L’allarme degli esperti del settore: “Maggiora sarà il ritardo, maggiori saranno i problemi nella distribuzione.

La chiusura, da martedì, del Canale di Suez a causa dell’incidente della nave portacontainer MV Evergreen, sta provocando notevoli ritardi alle navi che trasportavano varie tipologie di merci: dal cibo al petrolio e al gas, sollevando preoccupazioni sull’impatto economico che questo blocco potrebbe provocare, soprattutto in Europa. Il ritardo delle navi potrebbe influire seriamente sulle catene di approvvigionamento dei prodotti, compreso il caffè. Tra i container bloccati su questa importante rotta marittima, attraverso cui passa circa il 12% del commercio mondiale di merci, ci sono, infatti, numerosi container di caffè solubile. Tutto il caffè importato dall’Africa orientale e dall’Asia, come riportato da Bloomberg, giunge proprio dal Canale di Suez. “I torrefattori possono sopportare ritardi da due a tre settimane? Probabilmente no. Non credo che in Europa ci siano scorte di riserva tali” ha dichiarato Raphaelle Hemmerlin, responsabile della logistica per il mercato svizzero di Sucafina, compagnia di distribuzione del caffé.

Ma anche dall’altra parte dell’Atlantico la situazione appare preoccupante. Negli Stati Uniti le scorte di container sono al minimo da sei anni, osserva Bloomberg. “Più la logistica sarà interrotta più tempo ci vorrà per risolvere il problema“, ha aggiunto il trader Hans Hendriksen. “Se l’interruzione del traffico nel canale dura per un altro giorno o due, avremo una settimana di ritardo e un impatto minimo sul consumo – secondo Raphaelle Hemmerlin. ”Ma oltre questo lasso di tempo, con i problemi che abbiamo già con il trasporto dall’Asia, i prezzi del trasporto continueranno ad aumentare con problemi all’intera catena di approvvigionamento