A differenza della ricostruzione precedente, realizzata nel 1966, il nuovo modello omette capelli, gioielli e altri ornamenti, per “concentrarsi sull’aspetto reale”.
Il volto del celebre faraone Akhenaton è stato ricostruito attraverso uno studio dettagliato del teschio, scoperto nella tomba KV 55 nella Valle dei Re in Egitto. Portata alla luce nel 1907 a pochi metri dalla tomba del figlio, la mummia del faraone, padre di Tutankhamon, ha fatto discutere gli esperti per decenni. Oggi, a più di un secolo dalla scoperta della tomba, l’analisi genetica ha chiarito ogni dubbio, indicando come i resti trovati appartengano effettivamente al padre biologico di Tutankhamon, Akhenaton (Amenhotep IV), che governò l’Egitto dal 1351 a.C. al 1333 a.C introducendo una nuova religione ”di stato”.
Gli scienziati siciliani del Centro di ricerca di antropologia forense, paleopatologia e bioarcheologia (FAPAB) hanno impiegato diversi mesi per ricostruire l’immagine tridimensionale del faraone, lavorando a stretto contatto con Cicero Morais, esperto brasiliano di ricostruzioni 3D. A differenza della precedente ricostruzione facciale, realizzata negli anni sessanta, il nuovo modello omette capelli, gioielli e altri ornamenti. “Abbiamo scelto di concentrarci sull’aspetto reale“, ha spiegato Francesco Galassi, direttore e co-fondatore di FAPAB. Per ricostruire il volto del faraone, i ricercatori hanno attinto ai dati di precedenti esami fisici del cranio, misurazioni dettagliate, fotografie in scala e raggi X dello scheletro.
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