Il dodicesimo parossismo del vulcano più alto d’Europa ha prodotto effetti record.
L’ennesimo parossismo, il dodicesimo negli ultimi 23 giorni dell’Etna, ha prodotto una nube di cenere record nel cielo della Sicilia, visibile anche dallo spazio. A confermare la vastità del fenomeno sono i vari parametri vulcanici che indicano il parossismo di oggi, venerdì 12 marzo, come il più potente della serie di eruzioni delle ultime settimane. Fontane di lava alte oltre un chilometro, una colata che ha raggiunto i 1.700 metri di altitudine nella Valle del Bove la durata sono i numeri record dell’evento di oggi.
Anche oggi una vera e propria pioggia di cenere ha ricoperto il versante est dell’Etna, tra i comuni di Sant’Alfio, Milo, Santa Venerina, Torre Archirafi, Giarre e Riposto, anche se in quantità inferiori rispetto ai giorni scorsi, grazie al vento che ha spostato la nube verso nord – ovest. A dimostrarlo sono le immagini satellitare che mostrano la colonna di cenere, alta oltre 12 chilometri, dirigersi verso il mar Jonio. L’altitudine record ha portato la nuvola di cenere a sfondare la soglia della tropopausa raggiungendo la stratosfera, dove ha causato il cosiddetto overshooting top. Si tratta di un fenomeno meteorologico, tipico dei cumulonembi più potenti, che si innalzano verso la stratosfera, anche ad oltre i 12 chilometri di altitudine, causando eventi meteo estremi al suolo.