Spaventosa frana nel cimitero di Camogli: 200 bare finiscono in mare

Le immagini parlano da sole: almeno 200 bare sono finite in mare in seguito ad una frana che ha parzialmente interessato il cimitero di Camogli. Un vero disastro, come testimoniato da un video amatoriale che mostra l’istante nel quale una parte del cimitero è letteralmente collassata in mare: l’area interessata dal crollo è quella ubicata sulla linea di costa a 50 metri sul livello del mare. Inevitabilmente le bare che si trovavano in questa area del cimitero sono cadute finendo in mare; ma non solo perchè il crollo ha interessato anche due cappelle e le salme che si trovavano al loro interno. Decine di vigili del fuoco provenienti da Rapallo sono intervenuti subito dopo la segnalazione dell’incidente avvenuto lungo l’Aurelia, nel territorio del comune genovese.

E si sono trovati davanti uno scenario davvero drammatico: oltre alle numerose bare cadute in acqua, alcune delle quali distrutte in seguito all’impatto con gli scogli, altre sono rimaste in bilico. Anche il nucleo sommozzatori è dunque intervenuto per le operazioni in mare. Mentre per le bare rimaste incastrate tra la terra portata dalla frana o sugli scogli il lavoro di recupero è risultato molto più difficoltoso. Anche il nucleo Nbcr per la prevenzione del rischio biologico è intervenuto mentre il cimitero è stato immediatamente chiuso ai visitatori. Secondo una prima ricostruzione il crollo sarebbe avvenuto in conseguenza dell’erosione della falesia ubicata sotto l’area del cimitero.

Le violente mareggiate potrebbero aver contribuito ad accelerare il processo erosivo. Da tempo la zona era sotto osservazione, come dichiarato all’Ansa dall’assessore ai Lavori pubblici di Camogli, Tino Revello. Inoltre erano stati avviati lavori per il consolidamento di questa falesia e l’area a rischio era stata preventivamente transennata, dopo aver udito preoccupanti scricchiolii.