“La prima sfida umana sul Coronavirus”: si cercano 90 volontari da infettare

L’hanno chiamata “la prima sfida umana al mondo sul Coronavirus” e si tratta di uno studio atto a studiare nel dettaglio come si sviluppa il contagio nelle persone infettate. Ma per farlo gli scienziati dell’Imperial College London hanno bisogno di volontari disposti a farsi spruzzare una minima dose di Covid-19 direttamente sulle narici. In questo modo gli scienziati potranno analizzare in modo approfondito i meccanismi del processo di trasmissione del Coronavirus da un individuo all’altro ma anche quelli della risposta immunitaria ai vaccini, in maniera tale da accelerare lo sviluppo esclusivamente di quelli che dovessero risultare più efficaci.

“Si cercano volontari per partecipare alla prima sfida umana al mondo sul Coronavirus” recita l’invito pubblicato sul sito web dell’università londinese, conseguenza del via libera ottenuto dalla commissione etica britannica dopo aver proposto il progetto per la prima volta nel mese di novembre. Si tratta dunque di una concreta sperimentazione pronta all’avvio (entro il mese di marzo) e che riguarderà un campione di 90 volontari; dovranno essere tutti giovani e sani e avere un’età superiore a 18 ed inferiore a 30 anni.

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Il Presidente di Vaccines Taskforce, Clive Dix ha dichiarato: “Nessuno dei vaccini che abbiamo va bene per tutti quindi dobbiamo continuare a sviluppare sieri di seconda generazione e terapie per proteggere dal Covid-19 la popolazione mondiale. Ci aspettiamo che questo studio offra delle conoscenze uniche sul comportamento del virus e su come prevenire l’infezione ”. “La sperimentazione – ha sottolineato Andrew Catchpole, capo scientifico di hVivo – consentirà di individuare il tipo di risposta immunitaria che deve essere attivata. I risultati si avranno in tempi molto brevi e dunque saranno usati per accelerare il processo di sviluppo dei vaccini più efficaci e delle terapie migliori“.