Le ultime rilevazioni dell’ESA mostrano le nuove crepe nell’iceberg A-68A, sempre più vicino all’isola della Georgia del Sud.
Nuove immagini mostrano l’iceberg A-68A, uno dei più grandi al mondo, che si sta disintegrando dopo essersi staccato dalla piattaforma Larsen C in Antartide, nel 2017. Il nuovo frammento, indicato con il nome di A-68G, ha una lunghezza di 53 chilometri per 18 nell’area di massima larghezza. La direzione del colossale iceberg, verso le isole della Georgia del Sud, ha destato attenzione e preoccupazione da parte degli scienziati di tutto il mondo. Il monitoraggio satellitare ha portato all’individuazione di una nuova frattura di A-68A. La ”scomposizione” in diversi frammenti di dimensioni inferiore potrebbe, però, rappresentare una buona notizia per la Georgia del Sud. L’avvicinamento del colossale iceberg aveva fatto temere un impatto catastrofico sul fragile ecosistema a causa della raschiatura del fondale marino e del rilascio dell’acqua dolce e fredda nelle acque costiere. Ora le dimensioni inferiori dei frammenti di iceberg potrebbero provocare conseguenze minori per l’ecosistema dell’isola dell’Atlantico meridionale.
A fine 2020 l’iceberg ha modificato improvvisamente direzione allontanandosi dalle coste della Georgia del Sud. La virata ha provocato, però, la rottura di un enorme frammento. Ora le ultime rilevazioni di Copernicus Sentinel-1 mostrano come il blocco di ghiaccio abbia subito un’ulteriore scomposizione con la formazione di A-68G allontanatosi da A-68A negli ultimi giorni. Nell’area nella quale A-68G si è staccato, si è prodotta una fessura che ha prodotto il distacco quasi immediato di altri due frammenti: A-68H con una lunghezza di circa 20 chilometri per una larghezza di 9, e A-68I lungo 30 chilometri e largo 5.