2010 TK 7 è il secondo asteroide che condivide l’orbita con il nostro pianeta.
Gli astronomi hanno scoperto un oggetto ”troiano” nell’orbita del nostro pianeta. Con il termine ”asteroidi troiani” si intendono le rocce spaziali che condividono il percorso orbitale di corpi planetari più grandi, in questo caso la Terra. Nel nostro Sistema Solare è Giove a possedere il maggior numero di asteroidi di questo tipo, con ben oltre 9.000 oggetti documentati mentre Nettuno ne ha 28, Marte 9, ed Urano uno. Indicato con il nome di 2010 TK 7, il primo troiano individuato nell’orbita terrestre presenta un diametro di 300 metri. Il nuovo oggetto, invece, è stato denominato 2020 XL 5 ed è stato osservato per la prima volta a novembre dello scorso anno.
Secondo i calcoli, l’oggetto ha un’orbita molto ampia che si avvicina molto a Venere; un elemento che potrebbe renderlo poco stabile nei lunghi periodi di tempo, tanto da allontanarsi dalla posizione attuale tra migliaia di anni. Ciò è supportato da simulazioni eseguite dall’astronomo Aldo Vitagliano, creatore del software di determinazione orbitale Solex ed Exorb. “Posso confermare che 2020 XL 5 è attualmente un asteroide troiano terrestre moderatamente stabile (intendo stabile su una scala temporale di 2-4 millenni)”. Ma l’instabilità dell’orbita caratterizza anche 2010 TK7, l’altro asteroide troiano. Secondo un’analisi del 2012, l’oggetto è entrato nell’orbita attuale ”solo” 1.800 anni fa e probabilmente si allontanerà nei prossimi 15.000. La scoperta di 2020 XL 5 potrebbe aiutarci a capire come cercare altri potenziali troiani che condividono l’orbita con il nostro pianeta intorno al Sole.