L’allontanamento, più rapido del previsto, e la risonanza con con Nettuno all’origine del fenomeno.
Un processo relativamente recente ha prodotto la curiosa inclinazione di Saturno. É la migrazione dei piccoli satelliti del gigante gassoso ad aver spostato l’asse del pianeta ed in particolare del più grande: Titano. A giungere a questa conclusione è un team di esperti dell’Institute of Celestial Mechanics and Ephemeris Calculation e dell’Università di Pisa. Secondo quanto scoperto dagli esperti, Titano e gli altri satelliti si stanno allontanando da Saturno ad una velocità notevolmente superiore rispetto alle aspettative. Man mano che le lune si allontano dal pianeta, quest’ultimo si inclina in misura sempre maggiore.
L’inclinazione di Saturno è avvenuta circa un miliardo di anni fa per l’allontanamento graduale dei satelliti: un processo che ha innescato un la risonanza, che continua ancora oggi, con Nettuno. In pratica l’asse di Saturno ha interagito con il percorso del ”gigante di ghiaccio” e lentamente si è inclinato fino a raggiungere l’inclinazione attuale pari a 27 gradi. Il fenomeno produrrà, nei prossimi miliardi di anni, un’inclinazione doppia rispetto all’attuale. Secondo lo stesso team di ricercatori anche Giove potrebbe essere coinvolto nello stesso processo per la migrazione dei suoi quattro satelliti maggiori e della risonanza con l’orbita di Urano. Secondo le previsioni l’inclinazione di Giove sul proprio asse potrebbe passare da 3° a più di 30° nei prossimi cinque miliardi di anni