Per gli esperti la funzionalità dell’amuleto d’oro, a forma di lingua, consentiva all’uomo di parlare con gli dei nell’Aldilà.
Un team di archeologi ha scoperto, ad Alessandria in Egitto, un gruppo di 16 mummie all’interno del tempio Taposiris Magna, dedicato agli dei Osiride e Iside. I resti, che secondo gli esperti risalgono a circa 2.000 anni, risultano in cattivo stato di conservazione, tuttavia il team di ricercatori egizio – dominicano ha individuato, all’interno della bocca di una delle mummie, una lingua d’oro. Il ministero egiziano delle antichità ha riferito, in un comunicato ufficiale del 29 gennaio, che gli imbalsamatori hanno posizionato probabilmente la protesi d’oro per assicurarsi che il defunto potesse parlare con gli dei. Non è noto se la mummia trovata avesse problemi di linguaggio quando era in vita ed è anche sconosciuto il motivo per cui la lingua fosse specificamente fatta d’oro.
Accanto agli altri 15 corpi scoperti sono stati portati alla luce amuleti, maschere, pergamene, mantelli intonacati e tanto altro. Nel sito sono state scoperte anche alcune statue che, secondo gli esperti, rappresentavano le persone che erano state sepolte nel sito. Queste piccole sculture risultano così ben conservate da mostrare ancora i dettagli caratteristici di ogni individuo come le loro acconciature, i copricapi e persino i loro sorrisi. Non è ancora chiara la data del decesso, ma si stima che abbiano vissuto durante l’era tolemaica, tra il 304 a.C. C. e 30 a. C. La ricerca, guidata da Kathleen Martínez, esperto della Repubblica Dominicana, è ancora in corso.