Il progressivo allontanamento porterà ad un’inevitabile ”distacco” gravitazionale tra i due corpi celesti.
Il processo di allontanamento della Luna dal nostro pianeta è in atto dalla sua formazione e, seppure molto lentamente, porterà il nostro satellite sempre più lontano. E’ di quattro centimetri all’anno l’aumento della distanza tra i due corpi celesti; un processo rivelato, per la prima volta, negli anni ottanta. L’origine del fenomeno è dovuto alla differente velocità di rotazione dei due corpi: se la Terra gira intorno a sé stessa in 24 ore, la Luna gira intorno al nostro pianeta impiegando circa 28 giorni. Tutto ciò fa in modo che le maree prodotte dalla gravità della Luna si trovino costantemente più avanti rispetto all’allineamento con il satellite stesso. Il fenomeno produce una sorta trascinamento provocato dal ”rigonfiamento” che il corpo celeste produce sulla Terra. L’attrazione verso il rigonfiamento di marea produce una leggera accelerazione, quest’ultima comporta una trazione verso lo spazio esterno. Un fenomeno che possiamo sperimentare su una giostra rotante, con l’aumento della velocità e, in contemporanea, della spinta verso l’esterno.
L’allontanamento porterà alla ”perdita” del satellite che si ”libererà” dall‘attrazione gravitazionale terrestre entrando in una ”propria” orbita intorno al Sole. Tutto ciò avverrà a circa un milione di chilometri di distanza, mentre ora il satellite orbita a meno di 400mila chilometri dalla superficie terrestre; insomma nulla di imminente. Il progressivo allontanamento porterà ad un allungamento delle giornate con una maggiore escursione termica tra il giorno e la notte. Un altro fenomeno, senza dubbio devastante, sarà lo spostamento di grandi masse oceaniche e la fine delle maree, con l’estinzione di varie specie animali e vegetali legate alle fasi lunari.