Secondo i ricercatori lo Stretto di Messina è uan delle aree con la magiore concentrazione di rifiuti.
É lo Stretto di Messina il luogo più inquinato al mondo. Il fondale del braccio di mare che separa il Calabria e la Sicilia è letteralmente ricoperto di rifiuti, con una densità che in alcune zone è ben oltre il milione di rifiuti per chilometro quadrato. Ad indicarlo è una ricerca pubblicata sulla giornale Environmental Research Letters da un team di studi diretto dall’Università spagnola di Barcellona con il Joint Research Centre (Jrc). La ricerca indica come la quantità di rifiuti sta crescendo nei fondali di tutto il pianeta: con alcune zone nella quale la densità risulta comparabile alle grandi discariche presenti sulla superficie. Secondo gli studiosi la tendenza è destinata a crescere nei prossimi anni, tanto che nei prossimi trentanni la quantità di spazzature in mare supererà le tre miliardi di tonnellate.
“Le aree maggiormente interessate dal problema – dichiarano gli l’esperti – sono quelle circondate dalle terre o semi chiuse, i fondali nei pressi della costa, le zone vicine allo sbocco di grandi fiumi e nelle quali esiste una notevole l’attività di pesca“. I rifiuti più diffusi sono innanzitutto le plastiche, i metalli, il vetro, la ceramica, le attrezzature per la pesca oltre ai tessuti e alla carta.