Una brutta notizia sul fronte dei vaccini. A cominciare da lunedì 17 gennaio, verranno temporaneamente ridotte, da parte di Pfizer, le consegne del vaccino anti Covid non solo in Italia ma in tutta Europa. L’ufficialità della decisione è stata resa nota in un comunicato da parte dell’Istituto norvegese di sanità pubblica, che parla di uno stop temporaneo che interesserà tutti i Paesi europei. Al momento non sono però noti i dettagli relativi alla diminuzione in percentuale delle forniture, ad eccezione della Norvegia che riceverà il 17,8% in meno dei vaccini previsti. Il rallentamento nella distribuzione, ha spiegato la casa farmaceutica americana, è necessario al fine di “migliorare le proprie capacità di produzione“, ma resta da capire per quanto tempo durerà e, dunque, quando si tornerà alla massima capacità, che prevede una forniture di 2 miliardi di dosi all’anno. Si attendono inoltre i dati riguardanti il numero di vaccini che, in questo periodo temporaneo, non arriveranno in Italia cercando dunque di capire quante dosi saranno effettivamente consegnate.
Nel frattempo si apprende che dalle strutture di vaccinazioni scarseggiano i vaccini e dunque il calo temporaneo potrebbe avere delle ripercussioni sulla fluidità della campagna vaccinale. Le dosi a disposizioni degli ospedali infatti sono in esaurimento in diverse regioni e si utilizzerà, per i richiami programmati, la riserva del 30%. Alcuni medici hanno riferito che se necessario verranno utilizzati per il richiamo anche i recenti arrivi delle fiale di Moderna, che sono compatibili con Pfizer.