Lampi ‘frequenti e regolari’ da una stella divorata da un buco nero a distanza di 570 milioni di anni luce dal nostro pianeta.
I bagliori di lunghezze d’onda multiple ”più prevedibili e frequenti” mai registrati, sono stati individuati in un nucleo di una galassia a 570 milioni di anni luce dal nostro pianeta. A renderlo noto è la NASA, in un comunicato pubblicato martedì. Dopo aver osservato più volte l’evento, Anna Payne dell’università delle Hawaii, e i suoi colleghi, hanno fornito tre possibili spiegazioni al fenomeno, tutte legate all’interazione di un buco nero con la materia circostante. Secondo la prima versione il fenomeno potrebbe rappresentare il risultato dell’interazione di due buchi neri, che orbitano a una distanza relativamente ridotta l’uno dall’altro. La seconda ipotesi suggerisce, invece, il passaggio di una stella, la cui orbita è inclinata, attraverso il disco di accrescimento di un buco nero.
La terza tesi, indicata dagli scienziati come la più probabile, vede i lampi come l’effetto di un evento di interruzione parziale di marea. Ciò accade quando una stella si avvicina all’orizzonte degli eventi di un buco nero e viene lacerata dalla sua gravitazione rilasciando quantità colossali di materia ed energia. Nel caso di ASASSN-14ko, la stella passa abbastanza lontano dal buco nero per non essere distrutta nell’immediato, ma ad ogni lampo corrisponde una perdita di massa di gas pari a tre volte quella di Giove.