Scoperto il più antico insediamento umano nella ‘Culla dell’Umanità’

Con circa due milioni di anni, i resti scoperti nella Gola di Oldupai, nella Rift Valley, sono i più antichi mai scoperti nell’area.

Un gruppo internazionale di ricercatori ha portato alla luce il più antico insediamento mai scoperto nella Gola di Oldupai, nella Great Rift Valley, in Tanzania, uno dei siti paleoantropologici più importanti al mondo, inserito nella World Heritage List del UNESCO nel 1979. Durante l’ultima stagione di scavi nel sito di Ewass Oldupa (che significa “la strada per la gola” in lingua locale), il team ha scoperto alcune prove della presenza di ominidi nell’area almeno 1,8 milioni di anni fa. Tra gli oggetti recuperati ci sono i più antichi strumenti in pietra, con un’età stimata di circa 2 milioni di anni. Insieme agli utensili sono stati recuperati i resti scheletrici di mammiferi (bovini selvatici e maiali, ippopotami, pantere, leoni, iene e primati), nonché rettili e uccelli. Dopo aver analizzato le prove paleoarcheologiche, gli accademici hanno suggerito che il sito è stato occupato in modo ricorrente per circa 200.000 anni, periodo in cui sono stati registrati cambiamenti sensibili nell’habitat, nonché nei sistemi fluviali e lacustri, che dimostrano incredibili capacità di adattamento dei gruppi umani.

Scoperto il più antico insediamento umano nella ‘Culla dell’Umanità’ Michael Petraglia / shh.mpg.de

Questi risultati, spiegano i ricercatori, indicano come due milioni di anni fa i primi esseri umani avevano la capacità e la tecnologia di sfruttare continuamente una varietà di habitat in continua mutazione, consentendo loro di espandersi in nuovi ecosistemi in tutto il continente africano e oltre. Finora nessun fossile di ominide è stato recuperato da Ewass Oldupa, tuttavia, resti di “Homo habilis” sono stati scoperti a soli 350 metri di distanza, in depositi risalenti a 1,8 milioni di anni. Sebbene sia difficile sapere se ‘Homo habilis’ fosse presente a Ewass Oldupa, Julio Mercader, coautore dello studio, non esclude la possibilità che altre specie di ominidi, come gli australopitechi, usassero e costruissero anche strumenti di pietra. La gola di Oldupai, conosciuta come la culla dell’umanità, è stata di vitale importanza per i ricercatori per comprendere l’evoluzione degli ominidi, così come i primi gruppi di umani che hanno abitato il nostro pianeta.

Michael Petraglia / shh.mpg.de