La mappa delle aree maggiormente esposte al rischio di subsidenza del suolo.
Il fenomeno della subsidenza del suolo potrebbe interessare il 19% della popolazione mondiale entro il 2040. A rivelarlo è un team internazionale di scienziati dell’Istituto geologico e minerario spagnolo sulla base di una mappa che mostra le aree del pianeta più vulnerabili al cedimento del terreno realizzate sui dati attualmente disponibili. Sono le zone nei pressi dei fiumi o le aree costiere, dove vivono circa 1,2 miliardi di persone, a correre i rischi maggiori. Secondo Roberto Tomás, professore all’università di Alicante, “quasi il 90% della popolazione esposta a questo fenomeno si trova in Asia“, mentre in Europa “le zone più pericolose si trovano principalmente nell’arco mediterraneo“.
Il processo di subsidenza può essere causato da una vasta gamma di fattori: il peso stesso delle strutture realizzate dall’uomo, ma soprattutto il prelievo di acqua dalle falde acquifere sotterranee, del petrolio o del gas che diminuiscono la pressione sotterranea dei fluidi interstiziali provocando un assestamento del terreno. “L’aumento di richiesta di acque sotterranee per l’approvvigionamento della crescente popolazione mondiale e per la produzione agricola, aumenterà nel prossimo futuro aggravando un fenomeno che in zone è già attivo” ha spiegato Tomás. Il fenomeno della subsidenza ha già provocato i primi disagi in varie parti del mondo costringendo, in alcuni casi, le autorità a progettare di trasferire le città. E’ ciò che accade in Indonesia, dove il governo sta valutando di trasferire Jakarta sull’isola del Borneo.