Un ”fiume di sangue” che ha allarmato la popolazione.
Le autorità della Repubblica di Carelia, nella Russia nord-occidentale hanno intentato una causa contro un allevamento di trote in seguito alle numerose segnalazioni dei residenti di Popov Porog, nel distretto di Seguezha, che hanno visto e registrato un vero e proprio fiume di sangue. Sangue, grasso e interiora di pesce hanno prodotto una vera e propria palude fino ad entrare nelle falde acquifere contaminando l’acqua potabile del piccolo centro abitato. L’ispezione degli specialisti ha rivelato violazioni delle leggi forestali e ambientali da parte dell’azienda agricola. Nonostante le normative vigenti indichino la bonifica degli scarti della lavorazione in appositi impianti di trattamento, infatti, la società aveva installato una condotta attraverso la quale gli scarti di produzione raggiungevano la foresta.
“Il disprezzo per l’ecologia continua“, ha lamentato il deputato russo Andréi Rogalevich annunciando una causa di milioni di rubli per i danni arrecati all’ambiente. Per il ministero russo delle risorse naturali lo scarico, continuato per anni, avrebbe anche danneggiato gli alberi influenzandone la crescita.
