Le parole del presidente delle Nazioni Unite nel corso di una conferenza online.
Dichiarare lo stato di emergenza climatica per evitare un’ulteriore ed irrimediabile avanzamento dell’effetto serra. É l’appello lanciato ai leader mondiali dal presidente dell’Onu Antonio Guterres nel corso di un summit virtuale sul clima. Secondo il rappresentante delle Nazioni Unite è indispensabile rispettare i vari punti dell’Accordo di Parigi sottoscritto il 12 dicembre del 2015 e dichiarare lo stato di emergenza climatica fino a quando ”non sarà raggiunta la neutralità delle emissioni di anidride carbonica”. Secondo Guterres i pacchetti di aiuti ripresa messi in campo per limitare gli effetti economici della pandemia di coronavirus rappresentano un’opportunità per accelerare la transizione verso un futuro ad emissioni limitate, anche se tutto ciò ”non sta avvenendo in maniera sufficientemente rapida”. Secondo l’accordo di Parigi l’aumento della temperatura globale dovrebbe rientrare nei limiti dell’1,5 gradi per limitare i danni dell’effetto serra.
Tra i provvedimenti messi in campo dai vari governi, spicca l’annuncio della Gran Bretagna che metterà fine al sostegno ad ogni tipo di progetto verso paesi esteri che prevedono l’uso di combustibili fossili. Insomma nessun aiuto finanziario a progetti che prevedono l’uso di petrolio, gas e carbone. Nella giornata di venerdì l’Unione Europea ha annunciato l’obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2030, portandole dal 40 al 55%, rispetto al 1990. Intanto il nostro paese ha annunciato una donazione di 30 miliardi all’Adaptation fund delle Nazioni Unite, un fondo dedicato ai paesi più poveri ed in sostegno alla transizione verso un’economia green.