Emergenza tra il Corno d’Africa e la Penisola Arabica.
Una nuova invasione di locuste potrebbe causare notevoli danni all’agricoltura dei paesi africani, in particolare in Kenya, Eritrea Sudan e nella penisola arabica, aggravando la già precaria situazione alimentare in questi paesi. A renderlo noto, ieri, è stata la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Attraverso il sostegno internazionale l’organizzazione ha intrapreso, quest’anno, una campagna senza precedenti per affrontare il problema delle locuste, liberando oltre 1,3 milioni di ettari dall’infestazione di locuste. Queste operazioni hanno impedito la perdita di circa 2,7 milioni di tonnellate di cereali, per un valore di quasi 800 milioni di dollari.
Nonostante ciò, le recenti piogge stagionali hanno causato una riproduzione diffusa del fenomeno. Nuovi sciami di locuste minacciano già di invadere nuovamente Kenya, Eritrea, Arabia Saudita, Sudan e Yemen. “Abbiamo ottenuto molto, ma la battaglia contro questa implacabile piaga non è ancora finita“, ha dichiarato il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu. “Non dobbiamo rassegnarci. Le locuste continuano ad aumentare ogni giorno aggravando i rischi per l’insicurezza alimentare delle famiglie vulnerabili nella regione colpita“, ha dichiarato la FAO. Intanto l’organizzazione sta assistendo i governi di diversi paesi con sorveglianza e coordinamento, consulenza tecnica e approvvigionamento di forniture e attrezzature per far fronte a quella che si annuncia come la ”seconda ondata” e prevenire un peggioramento della situazione nei paesi colpiti. Ad oggi, i donatori hanno fornito quasi 200 milioni di dollari per finanziare gli sforzi di controllo, ma ora la FAO sta cercando altri 40 milioni di euro da usare nel prossimo 2021.