Un ritmo ben preciso scandisce le estinzioni di massa sul nostro pianeta.
Un team di paleontologi ha confermato, con una certezza del 99%, come le estinzioni di massa si verificano, sul nostro pianeta, in cicli di 27,5 milioni di anni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Historical Biology ed è il risultato di una serie di analisi, realizzate dagli esperti, sui maggiori episodi di estinzione che hanno coinvolto gli animali terrestri tra cui gli anfibi, i rettili, i mammiferi e gli uccelli. Tutti gli eventi hanno coinciso con l’impatto degli asteroidi e le eruzioni vulcaniche più devastanti. In totale sono cinque gli eventi di estinzione di massa fino ad ora riconosciuti dalla documentazione fossile. Circa 443 milioni di anni fa, alla fine del periodo Ordoviciano, l’86% di tutte le specie marine scomparve mentre 360 milioni di anni fa, alla fine del periodo devoniano, il 75% di tutte le specie scomparve. Un’altra estinzione di massa venne coinvolse il nostro pianeta 250 milioni di anni fa, alla fine del periodo Permiano con la morte del 96% degli esseri viventi. Alla fine del Triassico, circa 201 milioni di anni fa, l’80% di tutte le specie scomparì mentre alla fine del Cretaceo, circa 65 milioni di anni fa, l’estinzione coinvolse il 76% di tutte le specie, compresi i dinosauri.
Gli autori dello studio hanno confrontato i periodi di estinzione con l’età dei crateri prodotti dalla caduta di asteroidi, comete e inondazioni di basalto prodotte dalle eruzioni vulcaniche che hanno ricoperto vaste aree del nostro pianeta. “La scoperta delle estinzioni di massa casuali, e improvvise sulla terra e negli oceani, e il ciclo comune di 26-27 milioni di anni, alimentano la nostra idea che eventi catastrofici globali periodici siano i fattori scatenanti delle estinzioni”, ha osservato Michael Rampino, professore di biologia alla New York University e autore principale dello studio. “In effetti, è già noto che tre delle massicce uccisioni di specie sulla terra e in mare si sono verificate contemporaneamente ai tre maggiori impatti degli ultimi 250 milioni di anni, ciascuna in grado di causare un disastro globale e conseguenti estinzioni di massa“.