A rischio la vita di migliaia di pinguini e foche.
L’iceberg più grande del mondo è sempre più minaccia per la Georgia del Sud, un’isola remota nell’Atlantico meridionale, che ospita migliaia di pinguini e foche. La massa di ghiaccio, nota come “A68a“, ha una lunghezza di circa 160 chilometri e una larghezza di 48 nel suo punto massima estensione. Nel 2017 si è separata dalla piattaforma di ghiaccio di Larsen, nella penisola antartica, considerata la parte ”più calda” del continente.
Al ritmo attuale, stimano gli scienziati, basterebbero circa 20 giorni all’iceberg per arenarsi nelle acque poco profonde dell’isola. “Abbiamo impostato la probabilità di collisione a 50/50″ – ha dichiarato Andrew Fleming, specialista del British Antarctic Survey. ”Se si arenasse al largo della costa della Georgia del Sud, l’iceberg bloccherebbe le vie di alimentazione di vari tipi di pinguini e foche, minacciando la sopravvivenza della loro popolazione”. Si temono danni anche per l’ecosistema del fondale oceanico, che richiedere decenni, se non secoli, per tornare come prima. Con il riscaldamento globale gli iceberg si staccano sempre più frequentemente dalle grandi piattaforme di ghiaccio, destabilizzandole. “La formazione degli iceberg sta aumentando la velocità del movimento del ghiaccio dal centro del continente antartico verso i bordi”–