Uno studio americano ha rivelato come i pianeti esterni si allontaneranno dal Sistema Solare disperdendosi nello spazio 100 miliardi di anni dopo l’esplosione del Sole.
Da sempre gli astronomi di tutto il mondo cercano di capire l’evoluzione del Sistema Solare e il suo epilogo, ovvero l’esplosione del Sole in una nana bianca con i pianeti esterni ancora in orbita intorno ad essa. Una nuova simulazione ha, però, rivelato come il Sistema Solare possa ”smembrarsi” ancora prima del previsto. Dopo 100 miliardi di anni dall’esplosione del Sole, infatti, anche i pianeti esterni ”abbandoneranno” il nostro Sistema Solare disperdendosi nello spazio. E’ quanto emerge da uno studio dell’Università della California pubblicato su The Astronomical Journal. Secondo la ricerca la trasformazione del Sole in gigante rossa porterà alla distruzione dei pianeti interni: Mercurio, Venere e la Terra.
I pianeti esterni, invece, sopravviveranno a questa evoluzione, ma non riusciranno a sfuggire ‘indenni’ come previsto in precedenza, poiché la perdita di gran parte dell’attrazione gravitazionale della massa del Sole, li farà allontanare ulteriormente nello spazio. E siccome il nostro Sistema Solare non è isolato dal resto della galassia, ma anzi riceva la ”visita” di una stella ogni 20 milioni di anni circa, è probabile che un altro corpo celeste sconvolga l’equilibrio orbitale gettando rapidamente la maggior parte dei pianeti giganti fuori dal Sistema Solare. Ed è così che cento miliardi di anni dopo l’esplosione del Sole anche l’ultimo pianeta rimasto sarà destabilizzato dagli altri oggetti stellari ed espulso dal Sistema Solare. A questo punto i pianeti giganti vagheranno autonomamente per la galassia, unendosi alla popolazione dei pianeti fluttuanti senza stella.