L’oggetto, di oltre 3.000 anni, è giunto ai giorni nostri in ottime condizioni.
Un manufatto di 3.000 anni, in oro, è stato scoperto da un bambino di 9 anni durante sul Monte del Tempio nella città vecchia di Gerusalemme. A renderlo noto è il sito del ”The Temple Mount Sifting Project”, un progetto archeologico iniziato nel 2004 con lo scopo di recuperare e studiare i manufatti archeologici scoperti nell’area del Monte del Tempio a Gerusalemme. L’oggetto a forma di cilindro è stato notato dal piccolo Binyamin Milt, composto da quattro strati di minuscole sfere dorate. Secondo i primi studio il manufatto risale al periodo del Primo Tempio, ovvero tra il 960 circa e 586 a.C. Le condizioni eccezionali del pezzo avevano spinto gli archeologi supervisore, in un primo momento, ad identificarlo come un oggetto moderno. Un’analisi successiva dell’esperto Gabriel Barkay ha rivalutato l’importanza dell’oggetto attraverso la straordinaria somiglianza con altri oggetti d’argento rinvenuti dal sito archeologico di Katef Hinom.
Non si sa a chi appartenesse l’oggetto. Secondo gli esperti, la scoperta dimostra come la tecnica di granulazione, ovvero la saldatura di piccole sfere auree, denominate grani, ad una lamina fosse già conosciuta all’epoca del Tempio di Salomone. Un processo di fabbricazione molto complesso e avanzato, poiché prevedeva diverse fasi, varie attrezzature e richiedeva notevoli capacità di fondere il metallo ad alte temperature. Manufatti di questo tipo erano usati prevalentemente durante le offerte funerarie, con funzione apotropaica.