Per molto tempo l’isola di Hawai’s è stata teatro di un mistero ambientale. La quantità di acqua dolce presente nelle falde acquifere sotterranee è infatti risultata sempre molto inferiore a quanto dovrebbe essere data la quantità di pioggia. Di recente gli scienziati hanno scoperto il motivo: nel profondo sottosuolo, sotto la costa dell’isola, grandi quantità di acqua dolce vengono trasportate dai fianchi del vulcano Hulalai verso i bacini appena scoperti sotto i fondali oceanici. Si tratta di una scoperta che ha conseguenze per tutte le isole vulcaniche del mondo perchè di fatto si tratta di una risorsa rinnovabile non sfruttata che potrebbe rivelarsi di inestimabile valore dati i cambiamenti climatici costanti e rapidi ai quali la Terra è soggetta.
Eric Attias, geofisico dell’University of Hawai’i, ha dichiarato: “I nostri risultati forniscono un cambiamento di paradigma in merito ai modelli concettuali idrologici convenzionali ampiamente utilizzati in diversi studi e da varie organizzazioni idriche nelle Hawaii e in altre isole vulcaniche per calcolare i quantitativi idrici negli ultimi 30 anni. Speriamo che la nostra scoperta vada a migliorare i futuri modelli idrologici e di conseguenza anche la disponibilità di acqua dolce pulita nelle isole vulcaniche”.
La maggior parte dell’acqua dolce delle Hawaii viene recuperata da falde acquifere, strati di roccia o sedimenti permeabili. Quando cade la pioggia filtra attraverso il terriccio e la roccia vulcanica sottostante raggiungendo i serbatoi della falda acquifera profonda. Recenti ricerche hanno suggerito che in queste falde vi è molta meno acqua di quanto dovrebbe. Questo perchè grandi quantità di acque sotterrnee si stanno perdendo nell’oceano e solo una parte di esse viene trattenuta. Per arrivare a questo è stato propagato, usando una barca, un campo elettromagnetico attraverso l’acqua coprendo un’area di 40 km di lunghezza e 4 di larghezza. I dati raccolti hanno consentito al team di mappare i deflussi di acqua dolce ed i serbatoi associati. Il team ha cosi scoperto la presenza di fiumi sotterranei di acqua dolce a strati tra i basalti vulcanici saturi di acqua salata: questi fiumi sono lunghi almeno 35 km e si estendono per 4 km a ovest della costa. Conterrebbero almeno 3,5 km cubi di acqua dolce, l’equivalente di 1,4 milioni di piscine olipioniche ed il doppio di quanto stimato in precedenza. Le falde acquifere sottomarine dunque potrebbero, con un’attenta gestione, fornire una preziosa risorsa alle comunità che vivono sulle isole vulcaniche. (foto Attias et al., Science Advances, 2020)