Prestare attenzione alle feste di Natale per evitare di innescare una terza ondata di contagi. Lo ha sottolineato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo che, nel corso di un intervento a Moka su Rai Radio 1 ha ricordato che il Coronavirus non guarda in faccia nessuno e certamente non è interessato alle festività del mese di dicembre, che qualora dovessero verificarsi situazioni analoghe a quelle di ferragosto, rischierebbero di tradursi in migliaia di nuovi casi e centinaia di morti. “Le feste di Natale – ha spiegato Miozzo – saranno un momento di serenità auspicabile però è comunque un incontro a rischio, dobbiamo esserne consapevoli, il virus se ne frega dell’identità familiare“. Per poi spiegare che “se vorremo replicare quanto fatto questa estate nella logica del ‘liberi tutti’ possiamo essere certi che a metà/fine gennaio saremo nel pieno della terza ondata della pandemia“.
Per quanto riguarda la scuola è il momento di essere molto cauti: “Credo sia necessario uno sforzo di sintesi maggiore perché il mondo della scuola non è un problema del ministero dell’istruzione, è un problema della collettività. Alla riflessione politica manca la consapevolezza del danno che si sta generando nella dimensione privata dei nostri ragazzi“. “Il salto di qualità che si deve fare è pensare che la scuola è un mondo complesso nel quale dobbiamo investire non solo risorse finanziarie, ma anche attenzione politica“.