Scoperta eccezionale a Pompei: trovati i corpi intatti di due uomini

Scoperta a dir poco eccezionale quella avvenuta a Pompei, dove sono stati portati alla luce due corpi praticamente intatti. Tanto che la gestualità è perfettamente visibile: dalle mani appoggiate sul petto alle dita piegate, dal cotone della tunica arricciato sul ventre, i corpi dei due uomini sembrano essersi cristallizzati nei millenni conservandosi fino ad oggi. Massimo Osanna, neo direttore del Parco Archeologico di Pompei l’ha definita “una scoperta davvero eccezionale” perché “per la prima volta dopo più di 150 anni dal primo impiego della tecnica è stato possibile non solo realizzare calchi perfettamente riusciti delle vittime, ma anche indagare e documentare con nuove tecnologie le cose che avevano con sé nell’attimo in cui sono stati investiti e uccisi dai vapori bollenti dell’eruzione”. I corpi apparterrebbero ad un quarantenne avvolto in un mantello di lana e ad un giovane schiavo e sono il frutto di uno scavo proseguito anche in periodo di pandemia, documentato per la prima volta in esclusiva dall’Ansa.

Occorreranno però ulteriori scavi per capire meglio cosa stessero facendo i due uomini quando la terribile eruzione mise fine alle loro vite, dove fossero diretti e quale fosse il loro ruolo nella grande residenza nella quale i corpi sono stati rinvenuti, la villa suburbana di Civita Giuliana. “Scoperta stupefacente”, l’ha definita il ministro Franceschini: gli scavi sono stati finanziati nella loro interezza dal Parco di Pompei e dopo aver interessato le stalle, si stanno ora concentrando nella zona del criptoportico edificato al di sotto di una delle terrazze. Nella fattispecie i corpi dei due uomini sono stati rinvenuti in un vano, ha spiegato Osanna, “sfuggito sia agli scavi dei primi del Novecento, sia ai tombaroli”.