Le sepolture risalenti a 2.500 anni in straordinario stato di conservazione.
Il ministero egiziano del turismo e delle antichità ha reso noto, sabato, la scoperta di circa 100 sarcofagi intatti a Saqqara, l’antica necropoli della città di Menfi, situata a circa 30 chilometri a sud del Cairo. Si tratta della “più grande scoperta archeologica del 2020”, come confermato dalle autorità locali. Il ministero ha precisato che, oltre alle mummie, sono state scoperte ben “40 statue” in tre diversi pozzi nell’area, a una profondità di 12 metri. “Saqqara è piena di scoperte e questo è solo l’inizio“, ha dichiarato l’agenzia su Facebook. I sarcofagi, finemente dipinti, hanno circa 2.500 anni, erano ancora sigillati, in condizioni davvero straordinarie e arricchite con decorazioni e, in alcuni casi, ricoperte d’oro. Secondo gli esperti, sarebbero appartenute a funzionari e sacerdoti imperiali della XXVI dinastia, vissuta tra il 664 e il 525 a.C.
Secondo il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, Mostafa Waziri, oltre ai sarcofagi appena scoperti, altri ritrovamenti potrebbero essere presto realizzati nell’area mentre gli scavi sono ancora in corso. ‘‘Ogni volta che svuotiamo una fossa sepolcrale di sarcofagi, troviamo l’ingresso a un’altra fossa“, ha dichiarato il ministro delle Antichità e del turismo Khaled al-Anani, aggiungendo come la recente scoperta “rappresenta un vero e proprio tesoro”. Era il 19 settembre quando venne annunciata la scoperta di 27 sarcofagi risalenti a oltre due millenni nello stesso sito. Nel mese di ottobre furono portati alla luce 59 sarcofagi con mummie, realizzati nel periodo tardo faraonico (664-525 a.C.). Nello stesso mese, gli esperti hanno anche trovato più di 80 sarcofagi di legno sigillati. Il sito di Saqqara ospita almeno 11 piramidi, tra cui la celebre piramide a gradoni di Djoser, oltre a centinaia di antiche tombe ufficiali e altri siti risalenti alla prima dinastia (2920 a.C. – 2770 a.C.) e al successivo periodo copto (395-642 d.C.).