Il ciclopropenilidene potrebbe rappresentare un precursore di composti complessi.
Una sostanza davvero ”strana” scoperta nell’atmosfera di Titano, uno dei satelliti di Saturno. Si tratta del ciclopropenilidene, una combinazione di carbonio e idrogeno, che conferma come il corpo celeste rappresenti uno dei luoghi più intriganti del Sistema Solare.”Questa semplice molecola, a base di carbonio, potrebbe rappresentare un precursore di composti più complessi che potrebbero formare o alimentare la possibile vita su Titano“, ha dichiarato la NASA in un comunicato pubblicato poche ore fa. Titano, una luna ghiacciata con laghi di metano, è l’obiettivo della prossima missione Dragonfly della NASA , che cercherà segni di vita passata o presente.
Conor Nixon, scienziato della NASA ha definito i risultati come “davvero inaspettati“. Questa è la prima volta che il ciclopropenilidene è stato trovato in un’atmosfera, sebbene sia stato avvistato in nubi di gas e polvere nello spazio. Da anni gli scienziati sospettano che Titano nasconda, in profondità, un oceano d’acqua, ma soprattutto che il satellite di Saturno sia del tutto simile alla Terra delle origini. “Pensiamo a Titano come a un laboratorio di vita reale in cui possiamo vedere una chimica simile a quella dell’antica Terra, ovvero quando la vita si stava sviluppando sul nostro pianeta“, ha detto l’astrobiologa della NASA Goddard Melissa Trainer. Naturalmente il ciclopropenilidene non è una prova della vita su Titano, ma aggiunge un nuovo elemento alla conoscenza dell’affascinante luna di Saturno. Dragonfly, che sarà essenzialmente un drone di grandi dimensioni, sarà progettato per atterrare in diverse zone su Titano. Il lancio della missione è previsto nel 2027.