La quantità eccessiva di roccia raccolta ha impedito al compartimento di chiudersi perdendo i campioni raccolti.
Dopo l’iniziale successo della sonda Osiris-Rex della Nasa, che ieri ha raccolto una notevole quantità di detriti dalla superficie dall’asteroide Bennu, la missione appare, ora, a rischio a causa dell’eccessiva quantità di campioni raccolti che ha impedito al compartimento di chiudersi completamente. Il risultato è la perdita di parte delle rocce lungo il suo cammino verso il nostro pianeta. Secondo i progetti il velivolo dovrebbe portare campioni di polvere e piccole pietre nel 2023 rappresentando la più grande collezione di rocce aliene dai tempi delle missioni Apollo.
“Una parte sostanziale della massa raccolta sta fuoriuscendo“, ha dichiarato Dante Lauretta, capo della missione, in una conferenza, anche se la buona notizia è che la sonda sarebbe riuscita a raccogliere oltre 400 grammi di roccia, una quantità decisamente maggiore rispetto ai 60 grammi minimi previsti. Ma già circa 10 grammi di frammenti sono fuoriusciti dal braccio. “La mia grande preoccupazione è che le particelle possano sfuggire. Ora potremmo essere vittime del nostro successo”, ha aggiunto Dante Lauretta. L’obbiettivo degli esperti è rappresentato, ora, dalla riduzione dell’attività della sonda, così da limitare al massimo le perdite e portare buona parte dei campioni sul nostro pianeta.