OSIRIS-REx: la sonda ‘tocca’ la superficie dell’asteroide Bennu

Le immagini della sonda della NASA che effettua il prelievo di detriti dalla superficie del piccolo corpo celeste.

La sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA ha dispiegato il suo braccio robotico e, per la prima volta, ha toccato la superficie dell’asteroide Bennu per sei secondi raccogliendo dei campioni che saranno inviati sulla Terra. La trasmissione in diretta dell’evento della NASA ha mostrato un’animazione computerizzata dell’operazione, poiché la velocità di trasferimento dati di OSIRIS-REx è troppo bassa per una trasmissione ”diretta” del video. Le immagini raccolte sono state compilate in uno spettacolare “timelapse“. Il primo video è costituito da una serie di 82 immagini, scattate in un periodo di cinque minuti, e mostra il campo visivo dell’imager SamCam mentre la sonda si avvicina e atterra sulla superficie dell’asteroide Bennu. L’imager SamCam ha scattato una foto ogni 1,25 secondi. La sequenza di immagini inizia a circa 25 metri sopra la superficie dell’asteroide mentre l’ultimo scatto della sequenza è stata relizzato a circa 13 metri di altitudine.

OSIRIS-REx: la sonda ‘tocca’ la superficie dell’asteroide Bennu

L’altro video, catturato durante la raccolta del campione della missione OSIRIS-REx, consiste in una serie di 16 immagini che mostrano il campo visivo dell’imager SamCam mentre il veicolo spaziale della NASA si allontana dalla superficie dell’asteroide Bennu, dopo averlo toccato. L’antico asteroide Bennu si trova attualmente a più di 321 milioni di chilometri dal nostro pianeta ed offre agli scienziati una finestra sul Sistema Solare delle origini, quando si è formato miliardi di anni fa. L’oggetto potrebbe contenere, inoltre, sostanze che hanno contribuito a seminare la vita sulla Terra. Il team della sonda impiegherà circa una settimana per quantificare i campioni. Se sufficienti, la sonda inizierà il suo viaggio di ritorno nel marzo prossimo per arrivare a destinazione nel 2023. Nel caso in cui i minerali risultino insufficienti, la missione si preparerà per un altro tentativo di raccolta il prossimo gennaio.