Il vaccino, prodotto da AstraZeneca e dall’Università di Oxford è stato testato su 8mila volontari.
Un volontario brasiliano che ha partecipato ai test della fase tre del vaccino di Oxford è morto, secondo quanto dichiarato dalla National Health Surveillance Agency (Anvisa). Anvisa ha spiegato di essere stata informata della morte il 19 ottobre. “La sperimentazione continua ad essere valutata”, ha detto l’agenzia, che ha specificato che al volontario è stato somministrato il placebo. “I dati sui volontari della ricerca clinica devono essere mantenuti riservati, in conformità con i principi di riservatezza, dignità umana e protezione dei partecipanti“, ha affermato l’agenzia in una nota. Il volontario deceduto era un medico di 28 anni che viveva a Rio de Janeiro. Secondo O Globo, il giovane lavorava in prima linea da marzo e curava pazienti con coronavirus nelle unità di terapia intensiva e in situazioni di emergenza.
In Brasile, il vaccino, sviluppato dal laboratorio AstraZeneca e dall’Università di Oxford, è una delle principali scommesse del governo federale per una futura campagna di vaccinazione contro covid-19. I test sulla fase tre, l’ultima fase prima dell’omologazione del vaccino, sono iniziati a giugno. Si stima che circa 8.000 volontari abbiano partecipato alle prove del vaccino. A luglio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “The Lancet” uno studio sui risultati preliminari, nel quale venivano riportate reazioni “lievi e moderate”. All’inizio di settembre, lo studio clinico di fase tre del vaccino è stato temporaneamente sospeso a causa di una reazione avversa in uno dei volontari in Gran Bretagna. I test sono stati interrotti in tutti i centri in cui erano stati effettuati, compresi quelli in Brasile, ma sono stati ripresi giorni dopo.