Lo sciame meteorico prende il nome della costellazione di Orione, da cui sembrano provenire.
Si avvicina la pioggia meteorica delle Orionidi, le celebri ”stelle cadenti” che, come ogni anno, illumineranno il cielo d’autunno. Prodotte dai detriti della cometa Halley, le meteore raggiungeranno il picco poco prima dell’alba del 21 ottobre e risulteranno visibili grazie all’assenza della Luna. Durante il picco, sarà possibile scorgere fino a venti meteore all’ora. Le Orionidi risulteranno osservabili subito dopo mezzanotte, quando il radiante a nord della supergigante Betelgeuse risulterà più alto sull’orizzonte.
Dedicate alla costellazione di Orione, da cui sembrano provenire, le Orionidi rappresentano, insieme alle Eta Aquaridi, uno dei due sciami meteorici prodotti dal passaggio del nostro pianeta nella scia della cometa Halley. Osservato per la prima volta nel 1839, anno nel quale l’astronomo americano E.C. Herrick ne constatò la ricorrenza, le Orionidi divennero celebri nel 1864 quando Alexander Stewart Herschel realizzò la prima osservazione completa dello sciame, confermando l’origine dalla costellazione di Orione.