Il perigeo previsto il 2 novembre. Gli esperti: “Nessun rischio per il nostro pianeta”
Il 2 novembre, appena un giorno prima delle elezioni presidenziali statunitensi, l’asteroide VP1 2018 si avvicinerà alla Terra, muovendosi a una velocità di 40.000 chilometri all’ora. “Non è abbastanza grande da causare danni”, ha dichiarato l’astrofisico statunitense Neil deGrasse Tyson, uno dei più rinomati divulgatori di scienza negli USA, che ha paragonato le dimensioni dell’asteroide ad un frigorifero. “Se il mondo finirà nel 2020 – aggiunge l’esperto – non sarà a causa di questo oggetto spaziale“.
La NASA aveva già escluso che l’asteroide, che raggiungerà la minima distanza dal nostro pianeta a 384.000 chilometri, possa colpire la Terra, aggiungendo come il diametro di circa due metri sia insufficiente all’oggetto spaziale per raggiungere il suolo terrestre. Insomma l’asteroide si disintegrerebbe a causa delle dimensioni estremamente ridotte. L’oggetto è stato scoperto il 3 novembre 2018 all’Osservatorio Palomar, in California mentre gli scienziati lo hanno incluso nel gruppo Apollo, cioè quello degli asteroidi vicini alla Terra e le cui orbite attraversano una o più volte quella del nostro pianeta.