Un viaggio di diecimila anni fa di una donna con un bambino tra alcuni animali che all’epoca popolavano il Nuovo Messico.
Una serie di impronte risalenti ad oltre 10mila anni fa sono emerse in Nuovo Messico. Si tratta delle orme di una giovane donna, che con un bambino in braccio, ha percorso a passo accelerato quella che oggi è spiaggia bianca. Accanto alle impronte della donna sono state rivelate anche quelle di due animali: un mammut ed un megaterio, un bradipo gigante che ha popolato il nostro pianeta nel Pleistocene. Scoperte nel 2017 da David Bustos, dipendente del White Sands National Park, le impronte sono state datate da un team di paleontologi.
Sui sedimenti, successivamente solidificati, la donna ha camminato lungo una linea dritta verso nord, lasciando tracce che sono poi scomparse tra le dune. Accanto alle orme della donna, sono state individuate, per brevi tratti, anche le deboli tracce dei piedi di un bambino con un’età inferiore ai 3 anni. Le caratteristiche dei calchi lasciati dal corpo adulto mostrano un andamento asimmetrico, prova che reggesse un bambino sul fianco. La lunghezza tra un passo e l’altro e la mancanza di deviazioni, inoltre, indicano una buona conoscenza del percorso da fare. A rendere più curiosa la vicenda è la scoperta delle tracce di un megaterio, che dalle impronte lasciate, sembra essere scappato alla vista della donna e di un mammut che, invece, non sembra essersi spostato.
Gli squali, infine, rimangono predatori misteriosi i cui tratti comportamentali sono in gran parte sconosciuti. Insomma, questi uomini potrebbero essersi trovati nel luogo sbagliato al momento sbagliato? Per quanto ne sappiamo è probabile. Staremo a vedere se la tendenza aumenterà in futuro o quello di quest’anno è solo uno sfortunato caso.