Una ricerca americana conferma l’utilità delle mascherine in tessuto.
Da mesi la mascherina ci accompagna nei luoghi pubblici, all’aperto e nei locali. Spesso oggetto di discussione tra chi ne difende l’uso in ogni condizione e chi proprio non la sopporta, questo dispositivo di protezione individuale, raccomandato dall’OMS, può essere di diversi tipi. Tralasciando i modelli FFP2 e FFP3, riservati a determinate categorie e le chirurgiche non è raro vedere mascherine in stoffa, magari realizzate artigianalmente. Ma sono davvero utili a difenderci dal coronavirus? A rivelarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Extreme Mechanics Letters e realizzata dall’Università dell’Illinois. Lo studio conferma un’altra ricerca americana che alcune settime aveva confermato l‘utilità delle mascherine di altri tessuti, purché assicurino una sufficiente traspirabilità. La nuova ricerca ha analizzato le caratteristiche dei vari tessuti che possono essere usati per le ”mascherine casalinghe”, analizzandone l’efficacia nel fermare le droplet, cioè le goccioline di respiro di dimensioni maggiori, cioè di diametro superiore al millimetro, che vengono emesse quando si tossisce, si starnutisce o si parla. Sono undici i tessuti studiati dagli esperti che si trovano comunemente in casa (da capi di abbigliamento alle trapunte, fino alle lenzuola e gli strofinacci). “Testare la traspirabilità è stato semplice” – dichiara Taher Saif, autore dello studio. “L’elemento più difficile è stato verificare la capacità dei vari tessuti di fermare le goccioline respiratorie“.
Insomma in tutte e mascherine analizzate è stata rivelata un’efficace protezione dalle particelle di virus, soprattutto in quelle composte da più di uno strato. Nel caso di una mascherina composta da più strati di cotone l’efficacia risulta quasi uguale alle mascherine chirurgiche. In ogni caso le mascherine in tessuto devono essere lavate di frequente a sessanta gradi. Se acquistate è importante che sull’etichetta sia riportato la possibilità di lavarle ed il numero massimo di lavaggi consentiti. Come le altre mascherine, inoltre, devono essere con le mani pulite per gli elastici, non devono essere toccate dalle dita.