Lo stato di emergenza indetto dal Governo Conte e già più volte prorogato fino al 15 ottobre potrebbe subire un’ulteriore proroga fino al prossimo 31 gennaio 2021. La richiesta arriva direttamente dal Comitato Tecnico scientifico che valuta e monitora l’andamento dei contagi di Coronavirus non soltanto in Italia ma anche nei vicini paesi e, se accolta dal governo, porterebbe ad un anno complessivo lo stato di emergenza del Belpaese legato alla pandemia. Entro pochi giorni arriverà la decisione finale, e la palla passerà poi al Parlamento, ma quali saranno le conseguenze? Lo stato di emergenza permetterà a Conte e ai suoi ministri di intervenire sui Dpcm, i decreti del presidente del Consiglio, emanandone di nuovi oppure prorogando o inasprenso i precedenti; anche il ministro della Salute potrà continuare a firmare specifiche ordinanze.
Stessa cosa per le Regioni che potranno firmare ordinanze ma consegnando al governo le linee guida così da mantenere una linea guida comune, con eventuali differenze calibrate in base all’andamento della curva epidemiologica in ogni specifica regione. Lo stato di emergenza consente di proseguire con il monitoraggio settimanale di contagi, guariti e decessi effettuato sulla base dei dati inviati dalle regioni, dal ministero della Salute. Ogni venerdì viene comunicato il risultato del monitoraggio settimanale, basato su 21 indicatori e che riporta il cosidetto indice RT o di trasmissione del Coronavirus. Altre conseguenze legate alla proroga sono gli eventuali provvedimenti sui viaggi, restringendo gli ingressi di persone provenienti da altri Paesi. E la possibilità di ricorrere, da parte di dipendenti pubblici e privati, allo smart working.