Uno studio del Centro Cardiologico Monzino di Milano ha rilevato una diminuzione degli infetti nelle regioni in cui la copertura vaccinale è più alta.
Il vaccino antinfluenzale sembra aiutare a limitare l’avanzata del contagio da coronavirus, secondo una ricerca del Centro Cardiologico Monzino di Milano, pubblicato sulla rivista Vaccines. Lo studio ha rilevato come le regioni con tassi di vaccinazione antinfluenzali più elevati, tra gli over 65, presentano anche meno contagi, meno pazienti COVID ricoverati in ospedale, meno pazienti in terapia intensiva e meno morti. Al margine della ricerca gli esperti hanno stimato come un aumento dell’1% della copertura del vaccino antinfluenzale tra gli over 65 sarebbe stata in grado di evitare 78.560 contagi.
Alla luce dei dati, gli studiosi sottolineano come sia importante incentivare il più possibile la copertura vaccinale soprattutto tra i soggetti con un’età superiore ai 65 anni. I punti in comune tra il virus dell’influenza e il Sars-CoV-2 sono la vie di trasmissioni e parte della sintomatologia, ma notevoli differenze si notano riguardo la mortalità e le fasce di età interessate. Se l’influenza contagia in gran numero i bambini e i soggetti in età adolescenziale, il Covid-19 interessa, invece, in gran parte gli anziani. Una possibile spiegazione del fenomeno potrebbe essere ricercata dalla maggiore reattività del sistema immunitario dei soggetti giovani, rafforzati dall’esposizione agli agenti virali o agli antigeni presenti nei vaccini pediatrici, in grado di migliorare la risposta del sistema immunitario.